Posts in Mondo del naming
I nomi dei cattivi

Al centro dell'attenzione mondiale, la prima di Tosca alla Scala di Milano di pochi giorni fa mi ha fatto riflettere sui nomi dei suoi protagonisti, e in particolare su quello del personaggio negativo dell'opera, del cattivo, per intenderci. È il sadico barone Scarpia, capo della polizia papalina che dà il peggio di sé nei momenti immediatamente successivi alla battaglia di Marengo, ritratti nel dramma in tre atti.

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Quanto inglese nell'italiano! Anche nel brand naming?

Secondo l'ultima ricerca di EF Education First, l'Italia si classifica 34esima su 88 paesi al mondo analizzati per la conoscenza dell'inglese, dietro (tra gli altri) a Bulgaria, Grecia e Romania; risulta inoltre che solo il 16% della popolazione italiana parli più o meno bene l'inglese. Allora perché le parole inglesi sono così abbondanti nel nostro vocabolario, scritto e parlato? Perché siamo continuamente raggiunti da parole come call, meeting, brief, ma anche location, tethering e party, alle quali ci siamo nostro malgrado abituati a forza di sentirle?

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Vintage e naming

Cos’è vintage e cosa no? Sapreste rispondere a colpo sicuro?

Partiamo dalla parola: vintage è un termine inglese che proviene dal francese antico vendenge, a sua volta derivante dal latino vindimia che significa vendemmia. Il termine indica pregevoli vini prodotti solo in annate speciali e quindi, per estensione, qualsiasi oggetto di pregio e di qualità che rimanda indietro nel tempo. Nulla nella parola fa riferimento ai fatidici vent’anni che dovrebbero segnare la distanza tra noi e l’oggetto, niente che fa riferimento al solo ambito della moda, al quale siamo soliti pensare: vintage è dunque qualsiasi oggetto di qualità appartenente a tempi andati e perciò unico, irripetibile e con una storia da raccontare. Nella nostra epoca avida di storytelling, il vintage si offre come la modalità perfetta per arricchire la promessa del brand con un racconto antico e affascinante.

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I produttori discografici e la branding revolution nella musica pop

Qualcosa di rivoluzionario sta avvenendo nella musica pop contemporanea, e non si tratta (almeno non soltanto) di un rinnovamento dal punto di vista compositivo, di sound, di lyrics, ma in primo luogo di un cambiamento a livello di branding, che sta modificando in buona parte il modo in cui la musica è cercata, fruita, annunciata alla radio. Ed è una tendenza che con tutta probabilità si intensificherà negli anni a venire.

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